Cibo e salute: il nutrizionista risponde-Le vostre domande
Torna l’appuntamento mensile con “Cibo e salute: il nutrizionista risponde”, la rubrica dedicata ad alimentazione, alimenti e buone pratiche condotta dal dottor Gianluca Rizzo. Questo mese i protagonisti siete voi, con le domande che avete inviato nelle ultime settimane, a cui il dottore Rizzo dà risposta nella rubrica.
Vi ricordiamo che potete continuare a porre le vostre domande al nostro nutrizionista, scrivendo dubbi, quesiti e curiosità nei commenti o via messaggio privato sulla nostra pagina Facebook Biolis – Alimenti Biologici, o anche via mail all’indirizzo infobiolismessina@gmail.com. Le domande verranno raccolte dal nostro staff e proposte al dott. Rizzo, che vi risponderà in maniera anonima sempre sulla rubrica.
Buona lettura!
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Buongiorno, mi chiamo Anna, ho 41 anni, sono alta 160 e peso 60 kg. Soffro da sempre di ritenzione idrica. Faccio un lavoro molto sedentario che mi obbliga a stare tutto il giorno seduta alla scrivania e non ho tempo per fare attività fisica. Dovrei prendere qualche diuretico?
La ritenzione idrica può dipendere da tanti fattori ma nel suo caso è verosimile che non dipenda dal peso, nella norma, ma dalla sua attività lavorativa. Purtroppo il vero rimedio è stimolare il ricircolo linfatico evitando il ristagno venoso agli arti inferiori programmando un’attività adeguata a bassa intensità. Se non ha molto tempo, se ne avesse la possibilità, potrebbe tenere sotto la scrivania una pedaliera per muovere le gambe durante la giornata e favorire la circolazione. In ogni caso, potrebbe essere utile capire se c’è davvero un accumulo di fluidi tramite indagine strumentale, spesso rappresentato dalla semplice percezione di pesantezza agli arti ma che non comporta necessariamente una condizione organica che necessita dell’utilizzo di diuretici. Questi, infatti, possono essere una cattiva idea se non vi è un adeguato ripristino dei liquidi persi. Inoltre, l’alimentazione può essere molto utile nel miglioramento della diuresi e nel ridurre la ritenzione.
Buongiorno, il mio nome è Francesca, ho 39 anni e ho un indice di massa corporea BMI di 26 (ndr: indice ponderale calcolato dal rapporto tra peso e quadrato dell’altezza). Sono da sempre a dieta ma non riesco a scendere ulteriormente di peso anche se mangio pochissimo. Cosa devo fare? Sono alta 156 cm, quanto dovrei pesare?
Potrebbe essere molto utile capire il percorso dietetico nel tempo per capire da quale peso si partiva e la storia stessa del peso nel tempo. Un indice di massa corporea di 26 indica un lieve sovrappeso che non è detto debba essere ulteriormente modificato, se non per questioni estetiche personali. Infatti, se ad esempio si è sempre stati obesi durante tutto l’arco della vita dopo l’adolescenza, il mantenimento di un indice di massa corporea di 26 è un ottimo traguardo. Stesso discorso, quindi, anche per il peso che non può essere deciso a tavolino perché troppo soggettivo. Chi si è mantenuto ad un peso non rischioso per la salute per un arco di tempo ragionevolmente lungo, dovrebbe puntare a quel peso come obiettivo per la salute. Per quanto riguarda il blocco del dimagrimento, potrebbe aver raggiunto il limite che il suo organismo le permette nel paradigma dietetico/sportivo che ha seguito. Ragione in più per cercare di stabilizzare per un poco di tempo quel peso con un introito calorico sostenibile per poi riprovare, se veramente necessario, un secondo step di dimagrimento. Vivere a tempo indeterminato in condizioni fortemente ipocaloriche non è necessariamente salutare.
Salve, ho 30 anni e mi alleno a giorni alterni facendo 1 ora e mezza/ 2 ore di corsa, bicicletta o pesistica. A volte dopo l’attività mi sento particolarmente spossato. Forse potrebbe essere il caso di usare qualche energy drink durante l’attività? Di solito bevo solo dopo l’attività. Grazie
Sicuramente va valutato l’apporto nutrizionale per essere sicuri che sia adeguato alle attività sportive svolte. Inoltre, tutte le attività che si protraggono oltre 1 ora dovrebbero prevedere una reintegrazione di liquidi. Partirei da questo, pensando anche alla scansione idrico/energetica di pre e post workout. Per comprendere meglio la situazione, si potrebbe pesare con una bilancia affidabile subito prima e subito dopo l’allenamento. Se ci sono variazioni di peso, l’apporto idrico è assolutamente necessario e va programmato a dovere. Gli energy drink sono molto diversi l’uno dall’altro e alcuni possono essere considerati solo acqua e zucchero con qualche minerale aggiunto. La natura della fonte glucidica e l’osmolarità possono fare la differenza e rappresentare un supporto utile ma di certo non indispensabile con quel livello di attività.
Buongiorno. Con questo caldo a volte non mi sento di mangiare a pranzo e preferisco prendere una granita per sostituire il pasto. Posso farlo tutti i giorni?
Non ci nutriamo per sole esigenze nutrizionali. Siamo degli animali sociali e quindi socialmente guidati da aspetti che esulano dal concetto di alimentazione corretta. Ogni tanto un alimento come la granita può trovare spazio nell’alimentazione di un individuo, specialmente se non ha patologie metaboliche e un peso sano. Tuttavia, pensarla come una vera e propria alternativa è un errore. La granita, che sia con o senza panna, con o senza brioche, rappresenta un alimento fatto di nutrienti di certo superflui che apportano solo calorie vuote. Meglio ripiegare su piatti freschi e nutrizionalmente adeguati, come un piatto di cous cous integrale condito con verdure, un’insalata di riso con condimenti non sott’olio o insalate ricche di ortaggi e cereali integrali. Insomma, se vogliamo gustare una granita, possiamo concedercela di tanto in tanto, ma non possiamo assolutamente considerarla un’alternativa a un pasto più sano.
Ho partorito 3 mesi fa e vorrei rientrare nel peso forma. Come potrei comportarmi per velocizzare la perdita del peso accumulato? C’è uno sport adatto?
Dopo un arco di tempo di 3 mesi eviterei fortemente gli interventi dietetici ipocalorici. Si tratta di una fase in cui il fabbisogno è ancora influenzato positivamente per la produzione lattea e va garantito l’aumento dell’introito proteico/energetico per questa funzione fisiologica. L’allattamento naturale, specialmente se protratto oltre il sesto mese, può fornire un forte stimolo di consumo dei depositi accumulati con meccanismi altamente benefici per madre e figlio. L’attività fisica leggera non è controindicata ma va eseguita con le debite precauzioni sia per evitare forti sbilanciamenti dell’equilibrio tra entrate e uscite ma anche per non influire negativamente sulla ricostituzione del pavimento pelvico in seguito alla gravidanza, che potrebbe essere influenzato negativamente da forti sforzi e portare anche a eventi di incontinenza.
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Gianluca Rizzo è biologo nutrizionista, docente in corsi di formazione ed ECM, e in diversi Master curati dall’Università di Messina, specializzato in alimentazione vegetariana e vegana e in integrazione alimentare. Potete conoscerlo meglio in questa intervista. Su Facebook lo trovate qui.