Integratori alimentari: Q&A con il dott. Gianluca Rizzo
Cosa sono gli integratori alimentari? Quando assumerli? Come interagiscono con le diete? Se ne parlerà il 20 novembre in una conferenza aperta organizzata dal Centro Studi Chiryo di Messina, dal titolo "Nel mondo degli integratori alimentari - chiariamoci le idee", presso la libreria Fiori Gialli - Ecospiritualshop (via dei Verdi 38, Messina). Come Biolis collaboreremo all'evento fornendo un piccolo break. Ma prima di andare alla conferenza abbiamo voluto un po' addentrarci nell'argomento "integratori", scambiando quattro chiacchiere con il relatore, il dott. Gianluca Rizzo, Biologo Nutrizionista e Dottore di Ricerca in Biologia e Biotecnologie cellulari. Ecco quali dubbi ci siamo tolti...
Cominciamo dal principio: cos’è un integratore alimentare e quali sono le sue caratteristiche?
Un integratore è un supplemento che ha lo scopo salutistico di fornire minerali, vitamine o altri componenti di una dieta che in determinate condizioni possono essere carenti. Lo scopo dell'integratore alimentare è di mantenere lo stato di salute o di permetterne l'ottenimento in caso di un discostamento temporaneo non patologico. L'effetto di tali sostanze può essere nutritivo o fisiologico e si presentano in forma concentrata e predosata.
Che tipi di integratori ci sono? Siamo molto abituati ai classici multi-vitaminici sponsorizzati in tv…
I multivitaminici e i complessi minerali sono solo una parte dei preparati che possono essere utilizzati. Quella degli integratori è una classe molto eterogenea e sempre dinamica che comprende singoli nutrienti o pluricomposti, e perfino microrganismi. La regolamentazione comunitaria è molto articolata e si presta a interpretazioni scorrette, ma rappresenta tuttavia il bagaglio tecnico-scientifico definitivo per la classificazione. I prodotti a cui siamo più abituati sono sicuramente quelli a composizione mista, che tradizionalmente sono usati nel continente americano da diversi decenni. Solo di recente sono approdati in Italia stimolando la curiosità del consumatore. Non sono necessariamente i prodotti più efficaci, in particolar modo se non è stata identificata una carenza specifica.
A chi è consigliato assumere degli integratori e perché? Servono per curare o semplicemente sopperiscono a delle mancanza? Possono fare male?
Queste sono forse le domande centrali sull'argomento. Sinteticamente, tali prodotti vanno utilizzati solo in caso di necessità verificata e che ci sia quindi una potenziale carenza. L'integratore non è assolutamente un farmaco e non nasce con lo scopo di voler risolvere una condizione patologica. La loro funzione non è intesa come terapeutica o di prevenzione delle patologie ma di mantenimento dello stato di salute. È pur vero che, con esami sempre più sensibili e con l'aumentare della conoscenza in campo biomedico, le condizioni subcliniche di alcune patologie tipiche del mondo occidentale sono diventate il campo d'azione più promettente. Oggi, nessuno si accontenta di aspettare la malattia per decidere se intervenire e quindi si è alla ricerca di una conservazione dello stato di salute sempre più efficace. Non si deve, però, cadere nell'errore di pensare che si tratti di sostanze innocue: devono sempre essere consigliate da personale competente e autorizzato a definirne le modalità e i dosaggi di utilizzo.
Sfatiamo dei miti! Integratori e attività sportiva…
Sicuramente è il settore più reattivo a questo mercato. C'è indubbiamente un marketing volto a intercettare alcuni bisogni specifici, come il raggiungimento di prestazioni migliori e l'espressione del massimo potenziale sportivo. Molti prodotti, purtroppo, non restituiscono ciò che promettono e frequentemente rappresentano un dispendio economico inutile. Tuttavia, nell'agonismo di alto livello, ci si può discostare molto dai normali fabbisogni dell'individuo medio che fa regolarmente attività fisica. In questi casi la prestazione è così atipica da necessitare un approccio atipico, difficilmente raggiungibile con l'alimentazione comunemente consigliata. In caso di abuso ci possono essere comunque dei rischi a lungo termine da non sottovalutare, ma di certo non rapportabili all'utilizzo di sostanze illegali.
Integratori e diete….
Se parliamo di diete dimagranti, l'integratore nella migliore delle ipotesi può essere un coadiuvante ma non può prescindere da corrette abitudini alimentari e stili di vita attivi e salutari. Sperare che la compressa possa risolvere errori sedimentati nel tempo è sbagliato e controproducente. L'approccio dietetico per il sovrappeso e l'obesità non consiste solo nel risolvere il problema estetico, e quindi la mera perdita di peso, ma deve avere lo scopo di identificare quali condizioni hanno portato alla situazione disfunzionale. In assenza di questa fondamentale chiave si è destinati a ripetere gli stessi errori. Anche se un integratore riuscisse a far perdere il peso in eccesso senza effetti collaterali (come avviene di rado per alcuni preparati dimagranti), la condizione preesistente rimarrebbe irrisolta e prima o poi si rimanifesterebbe costringendo a ripetuti tentativi di dimagrimento forzato e a un pericoloso tira e molla.
Infine parlaci della conferenza (sotto il programma): di cosa si parlerà? Perché suggerisci di seguirla?
La realtà del farmaco è in grossa crisi, ma molte condizioni potenzialmente patologiche non accennano a diminuire. Questo stimola sempre più l'idea del supporto nutrizionale attraverso l'utilizzo degli integratori. Poiché, però, si tratta di prodotti acquistabili senza ricetta, è giusto comprenderne gli aspetti fondamentali per non utilizzarli con leggerezza. L'incontro tratterà questi temi di base e darà l'opportunità di aprirsi al confronto e di esternare i propri dubbi, chiarendoli dove possibile. Il settore è giovane specialmente nel nostro paese e quindi non sempre si riesce ad avere un riscontro chiaro ed esaustivo sull'argomento. Molti operatori si sono ritrovati a gestire degli strumenti su cui non hanno avuto l'opportunità di studiare e valutarne correttamente gli effetti. Ancora mi capita di notare scetticismo verso l'integratore e leggerezza verso il farmaco o, di contro, un utilizzo eccessivo inconfessato di vari prodotti nutrizionali. Se aggiungiamo, poi, che tramite il web si possono acquistare integratori la cui commercializzazione non sarebbe consentita in Italia, un chiarimento è sicuramente dovuto.
Volete saperne di più sull'evento? Date un'occhiata a questo link: https://www.facebook.com/events/1683651955184328/
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Gianluca Rizzo
Laureato in Scienze Biologiche presso l'Università degli Studi di Messina, ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Biologia e Biotecnologie Cellulari approfondendo i meccanismi di stress ossidativo legati al ferro. Ha lavorato presso l'Università Roma Tre su modelli cellulari umani per la fondazione Telethon, indagando i meccanismi neurodegenerativi di malattie a incidenza senile come Parkinson e Alzheimer. Ha conseguito il Master di II livello in Integratori Alimentari e Salute presso il Policlinico G. Martino e il Perfezionamento in Nutraceutica presso la facoltà di Farmacia. Attualmente, Biologo Nutrizionista, docente in corsi di formazione ed ECM, fa parte del corpo docenti del Master Universitario in Fitoterapia e del Master in Fitobiologia, Nutraceutica e Prodotti per la Salute presso Policlinico G. Martino.