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Erbe e piante per depurarsi in autunno

Con il cambio di stagione il nostro organismo tende naturalmente a eliminare tossine. La depurazione del corpo è un momento molto importante, da cui dipende lo stato complessivo di salute della persona e il suo benessere. Può capitare che, a causa della cattiva alimentazione, dell’inquinamento ambientale o di fattori di stress, il nostro organismo si intasi e il processo di eliminazione delle tossine rallenti. I sintomi classici di questo problema possono essere pesantezza, debolezza, mal di stomaco, alito cattivo, lingua bianca, dolori articolari e muscolari, e, dal punto di vista psicologico, sbalzi d’umore e un lieve stato depressivo. L’intasamento da tossine diminuisce inoltre la reattività del sistema immunitario e del metabolismo. Come fare?

Il primo passo verso la depurazione è la scelta di un’alimentazione equilibrata, caratterizzata da un basso consumo di proteine animali, zuccheri e cibi raffinati, e dalla scelta di legumi, cereali integrali, verdura e frutta. Un secondo passo può essere quello di scegliere alcune erbe e sostanze vegetali che migliorano la digestione, decongestionano il fegato e attivano il processo di eliminazione delle tossine attraverso gli organi emuntori (reni, pelle e sistema linfatico). Ecco qualche suggerimento.

Sotto forma di estratti secchi, tinture madre e tisane, alcune erbe possono accelerare il processo di depurazione.

Una delle piante depurative più note è il tarassaco, erba infestante comunissima dei nostri prati, che fiorisce in primavera con vistosi fiori gialli che si trasformano in una sfera bianca e lanuginosa. Chiamato dente di leone, soffione, ma anche piscialetto, a causa delle sue qualità diuretiche (!!), il tarassaco ha molte proprietà, che ne fanno un buon rimedio contro i disturbi epatici e digestivi.

Il suo elevato contenuto di sostanze amare contrae la cistifellea e stimola la secrezione biliare, decongestionando il fegato e stimolando tutto il metabolismo degli organi emuntori. L’inulina e le mucillagini stimolano i movimenti peristaltici, migliorando il transito intestinale. Non meno importante è la sua azione diuretica. È bene, tuttavia, non assumerlo in caso si abbiano delle occlusioni alle vie biliari.

Il tarassaco viene spesso associato al cardo mariano, altra pianta tipica della macchia mediterranea, che aiuta a combattere le intossicazioni epatiche e a rigenerare le cellule del fegato, soprattutto nei casi di abuso di alcolici.

Anche il carciofo, pianta parente dei cardi, ha proprietà amaro-toniche, depurative, decongestionanti e protettrici dell’attività epatica. Inoltre è ipocolesterolemizzante: in primavera e in autunno può aiutare a combattere gli eccessi di colesterolo e di trigliceridi.

Cardi e carciofi sono piante vicine: spinose, rivestite di un verde spento, cinereo, in passato erano famose per curare la melanconia, che è anche il nome con cui l’antica medicina chiamava la bile.

Una pianta che può aiutarci molto durante l’autunno è l’equiseto, apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà diuretiche, astringenti, emostatiche e mineralizzanti. È molto efficace per combattere la ritenzione idrica e gli si attribuisce anche un’azione di stimolo sul metabolismo.

L’equiseto è ricco di acido silicico (5-8%): in combinazione con l’ortica dà vita a delle tisane molto utili per contrastare la caduta dei capelli e a favorire il rinforzo del tessuto connettivo.

Un prodotto molto utilizzato per la depurazione nei periodi di transizione stagionale è la linfa di betulla, un’alleata naturale del sistema linfatico. Estratta in primavera dai tronchi delle betulle tramite incisione con un metodo antico che lascia agli alberi linfa sufficiente per la crescita, la linfa di betulla, utilizzata già anticamente dai popoli nordici, ha una grande capacità di stimolare la diuresi.

Ha effetti rimineralizzanti sull’organismo, essendo ricca di calcio, fosforo , magnesio e potassio; aiuta a drenare i liquidi in eccesso e ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Inoltre ha pochissime calorie, caratteristica che la rende compatibile con regimi di dieta ipocalorici. La linfa di betulla si assume diluita in acqua o succo di frutta, preferibilmente al mattino.

Tra le piante utili a scopo depurativo possiamo annoverare anche lo zenzero. Chiamato ginger dagli anglosassoni, appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, di origine indiana, ma attualmente è coltivato in molte regioni tropicali, asiatiche e del Centro America. Lo zenzero si trova in commercio fresco, in polvere o sotto forma di tocchetti canditi, e per il suo sapore intenso e piccantino è una spezia molto utilizzata in cucina.

È depurativo se associato in combinazione ad altre sostanze, come il limone, la menta, il cetriolo. È tuttavia un alimento efficace su tanti fronti: è un buon digestivo; è utile per favorire la flora batterica intestinale e a contrastare colite, stitichezza e diarrea; combatte la nausea; è anche un toccasana contro i raffreddori tipici del periodo autunnale, in quanto scioglie il muco e libera i bronchi. Ne è sconsigliato l’uso in caso di assunzione di alcuni particolari antidepressivi. 

Fonti:

http://www.florablog.it/2008/06/08/tarassaco-il-grande-depuratore/

http://www.florablog.it/2008/05/14/cardo-mariano-un-protettore-naturale-del-fegato/

http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/795-linfa-di-betulla-disintossicante-e-drenante-primaverile

Francesco Perugini Billi, Manuale di Fitoterapia, Edizioni junior srl, Bologna 2004

Ferdinando Alaimo, Erbario della salute, Collana: I manuali illustrati, Editrice Aam Terra Nuova, Firenze 2010